STRESS, ANSIA, CALI DI ENERGIA, ATTACCHI DI PANICO …. E REBIRTHING

Sentiamo parlare spesso di Ansia e Stress; a volte queste condizioni si sovrappongono o si alternano in un circolo vizioso che nel tempo porta le persone maggiormente sensibili a sperimentare cali di energia fino ad arrivare a quella che si definisce “depressione endogena”, caratterizzata da apatia, svogliatezza, mancanza di entusiasmo e/o di vitalità nell’affrontare la quotidianità.

Il quadro diventa ancora più complesso quando all’ansia si sommano quelle condizioni psico-emotive e fisiche che annullano la capacità di risposta e reazione alle situazioni stressogene da parte dell’individuo e che determinano il tramutarsi dello stato ansioso nei più invalidanti “attacchi di panico”.

Quando si evidenziano queste forme sintomatiche la medicina ufficiale tende, il più delle volte, ad etichettarle denominandole come “sindromi” che vengono trattate per lo più a livello farmacologico al fine di dare sufficiente sollievo e rendere così la persona al più presto nuovamente “produttiva”. Mancando un approccio olistico, la persona che soffre di questi disturbi viene resa “dipendente” del farmaco e non consapevole delle proprie risorse interne  per risolvere il disagio alla fonte.

Cosa accomuna stress, ansia, panico, calo di energia, depressione?

Tra i sintomi psicologici degli attacchi d’ansia possiamo trovare: angoscia, paura, tensione, preoccupazione che, associate ad una sensazione di mancanza di sicurezza e/o percezione di pericolo, se protratte nel tempo possono manifestarsi a livello fisico con una sollecitazione e reazione ipertonica del Sistema di Allarme Reticolare (SAR).

Ciò produce quelli che denominiamo sintomi psicosomatici come:

  • mancanza di respiro e sensazione di soffocamento;
  • nausea e vomito;
  • tensione muscolare localizzata e generale con spasmi e/o dolori;
  • coliche intestinali;
  • eccesso di sudorazione;
  • tachicardia;
  • vertigine e sensazione di vuoto mentale/confusione …

Queste ed altre sintomatologie, rendono spesso il soggetto incapace di mantenere la centratura e, anche di fronte ad eventi a connotazione positiva ma potenzialmente stressogeni, seppur cercati e voluti (un cambio di casa, di lavoro, una nuova nascita, un matrimonio..), il rischio di aumentare la probabilità che l’ansia si trasformi in attacco di panico, è alquanto alto.

L’attacco di panico si manifesta come momento totalmente invalidante e improvviso che blocca la persona anche nelle attività che, in circostanze normali, non avrebbe alcun problema a svolgere. Non sempre l’attacco di panico quindi è legato solo ad esperienze traumatiche; può esso sfociare da periodi di forte stress ed è sovente accompagnato dalla paura di perdere il controllo e/o da paure ancestrali come la paura di morire e la paura di impazzire.

Dopo questa veloce panoramica, veniamo a ciò che accomuna questi disturbi.

Anche senza addentrarci nella specificità e/o nella valutazione clinica per distinguere l’ansia dal panico, o la depressione dall’ansia, possiamo prendere in considerazione il quadro generico che è facilmente riconoscibile anche dai non addetti ai lavori, che rientra sotto il nome di “Stress”.

Ogni condizione di vita vissuta fuori dall’armonia dei ritmi naturali e/o in un ambiente non sintonico con la propria essenza o indole caratteriale, è potenzialmente in grado di generare e aumentare il livello di stress nell’essere umano. Partendo da questo presupposto, il nostro stile di vita occidentale è una fonte di stress pressocché inesauribile a livello potenziale e non solo.  Lo stress è probabilmente la prima causa di tensione per l’essere umano e, come tale, inibisce la mobilità toracica e il diaframma, muscolo preposto al respiro. Questo, sommato al rilascio di adrenalina, noradrenalina e cortisolo, predispone il corpo a livelli di contrazione muscolare crescenti, a tal punto che l’attività del sistema nervoso parasimpatico spesso non riesce a riequilibrare. Se a questo sommiamo la frequente frustrazione dei bisogni essenziali che nella nostra società non sono di certo garantiti, possiamo comprendere quanto questo “stress” ci faccia compagnia nella nostra quotidianità e quanto possa condizionare il nostro benessere.

Il corpo reagisce all’ambiente esterno che ci stimola costantemente, alternando fasi di espansione e di contrazione che sono caratteristiche intrinseche del movimento “Vita”; quando però questi stimoli esterni sono percepiti come spiacevoli, esso si irrigidisce e ripetute sensazioni sgradevoli inducono una tensione che col tempo può cronicizzarsi e innescare disturbi di diverso tipo, sia sul piano psico-emozionale, che sul piano fisico tra cui dolori e disfunzioni organiche e/o viscerali.

Tutto questo si sviluppa nel tempo e ciò che non è normale, in quanto a fisiologia ottimale per il nostro massimo funzionamento, lo diventa, pur sotto il livello di consapevolezza che qualcosa in noi sta cambiando; la conclusione che ne traiamo il più delle volte, è la frase che ormai echeggia ogniqualvolta la nostra salute comincia a fare i capricci e ci diciamo: “sarà colpa dell’età che avanza”  ….ma non è proprio solo così.

Che cosa accade al nostro respiro?

La tensione prodotta dallo stress, come già anticipato, induce il nostro corpo ad irrigidirsi e il primo a farne le spese è il sistema respiratorio che, attraverso l’inspirazione e l’espirazione, ci permette di ossigenare ogni nostra cellula portando energia e nutrimento, indispensabili per far sì che il nostro corpo ci permetta di fare esperienza della Vita su questo piano duale.

Pur senza rendercene conto, quando siamo più tesi, stressati o sopraffatti da pensieri limitanti, preoccupazioni e paure, respiriamo meno profondamente e, di conseguenza, il ph del sangue è più acido per eccesso di anidride carbonica; ciò comporta una diminuzione di energia e vitalità. Sappiamo di certo che in ambiente acido, siamo più vulnerabili verso quelle che la medicina definisce “malattie” e già questo dovrebbe indurci a comprendere che è nostra responsabilità prenderci cura dell’ambiente interno.

E le emozioni come influenzano il nostro sistema?

Alla fisiologia si aggiunge poi un aspetto che spesso viene sottovalutato dalla medicina ufficiale che riguarda il ruolo che le emozioni svolgono nella ricerca e mantenimento dell’omeostasi. Sappiamo Infatti che ogni emozione induce il rilascio di sostanze chimiche (ormoni) che possono ristabilire equilibrio o amplificare il livello di stress corporeo. E cosa facciamo quando l’emozione che scaturisce in noi non è piacevole? Beh, molto spesso cerchiamo di gestirne, più o meno consciamente, l’energia, trattenendo il respiro. Se questo ci dà la sensazione di poter controllare un meccanismo che non percepiamo come buono per noi, dall’altro lato crea un blocco allo scorrimento dell’energia vitale e, nel tempo, pone le basi per la creazione di quelle corazze tensionali che ci portano a manifestare sconnessione interiore e pensieri auto sabotanti, con conseguente minor elasticità nel superare situazioni stressogene future; insomma, come si suole dire, “un cane che si mangia la coda”.

Si instaura allora una sorta di ping pong tra cali energetici, ansia, panico e depressione che si alternano mettendo a dura prova la nostra capacità di rispondere in modo sano e adeguato alla quotidianità; i sintomi che spesso si manifestano ( mancanza d’aria; bruciore di stomaco; dolori di schiena o cervicali; paure di vario genere; nodo alla gola e senso d’oppressione toracica; disturbi intestinali; sonno disturbato;  pesantezza; abbassamento della libido; difficoltà di  concentrazione; insicurezza;  pensieri circolari ) apparentemente potrebbero sembrare non legati ad una situazione di Stress.

Le emozioni che si generano in risposta a questi stati fisici o psichici, vengono il più delle volte inconsciamente trattenute, generando ulteriore irrigidimento del muscolo diaframmatico e quindi inducendo una minor ossigenazione, con le conseguenze già citate.

Come prenderci cura di noi per ritrovare Ben-essere?

Se stiamo vivendo una situazione stressante abbiamo difficoltà ad affrontare la quotidianità; non riusciamo quindi ad individuare e a percepire le risorse interne che ci permettono di essere protagonisti della Vita anziché subirla. Per poter ritrovare il ben-essere è necessario riconoscere e prendere consapevolezza delle diversificate dinamiche interne che ci caratterizzano; a tal fine è utile un approccio cognitivo integrato a livello energetico.

Consapevoli di questo, le tecniche che proponiamo, come Studio Amarsi Consapevolmente, hanno lo scopo di sostenere la persona a prendersi cura di sé, lavorando su vari livelli e a osservare la manifestazione sintomatica che l’individuo porta da diversi punti di vista. La tecnica cranio-sacrale, il rilascio somato-emozionale e il counseling integrale hanno l’intento di sostenere il cliente a prendere consapevolezza dell’interconnessione tra mente e corpo per portare maggiore chiarezza nelle proprie dinamiche interiori. Il Rebirthing o Respiro Circolare, è un approccio energetico attraverso il quale, oltre ad interiorizzare le consapevolezze  acquisite a livello cognitivo,  possiamo contattare e “scuotere” l’energia vitale andando a toccare le parti più profonde di noi, aprendo le porte di accesso all’intuizione, dalla quale scaturiscono le risorse per la guarigione. Respirando in modo circolare e connesso possiamo accedere, se ce lo permettiamo, alla sfera transpersonale e a quei piani sottili che difficilmente possiamo contattare quando la nostra mente è “vigile”.

È un processo che avviene con gradualità grazie alla saggezza del proprio sistema integrato Mente-Corpo-Spirito che, in collaborazione con l’energia vitale del respiro, attraversando e abbattendo le tensioni fisiche ed emozionali, poco a poco ci permette di disporre di energia nuova, di una mente  più lucida e serena in grado di  mettere in gioco la propria abilità creativa e spontaneità che, in connessione con la mente superiore, ci permette di fluire serenamente con ciò che la vita ci pone davanti, senza sentirci sopraffatti ogniqualvolta le cose non vanno come vorremmo.

È facile comprendere come questi meccanismi altamente depotenzianti come il generico stress, gli attacchi d’ansia e di panico e/o la depressione endogena come effetto ultimo, inducendo una minor capacità respiratoria riducano la nostra energia vitale e conseguentemente la nostra capacità adattiva alla quotidianità. Va da sé che, attraverso le tecniche energetiche di Breath Work, Sonoro-Vibrazionali e in particolare con il Rebirthing (Respiro Circolare), possiamo dapprima sciogliere le tensioni create da un accumulo di stress, e poi sollecitare lo scorrimento energetico per influenzare positivamente il nostro intero sistema a livello psichico, emozionale, fisico, fino a raggiungere i piani più sottili dell’essere umano.

La massima efficacia nell’affrontare questo tipo di manifestazioni, la si raggiunge attraverso un percorso di esplorazione delle dinamiche interiori e di conoscenza di sé con ripetute sessioni ravvicinate di Rebirthing (Respiro Circolare), al fine di non permettere ai vecchi schemi di riprendere il sopravvento e quindi di guidarci in modo automatico e inconscio verso le modalità che ci hanno creato l’accumulo di stress. Infatti spesso succede che lasciando passare molto tempo tra una sessione e la successiva, abbiamo difficoltà ad attuare i cambiamenti necessari pur avendoli compresi a livello teorico. Quando invece ci permettiamo di fare piccoli passi consecutivi integrando la consapevolezza anche con modalità energetiche come il Rebirthing (Respiro Circoalre), permettiamo al nostro sistema di resettare i meccanismi depotenzianti e lo accompagniamo verso un benessere maggiore consolidando i risultati ottenuti man mano. Si genera così una buona stabilità che porta a ridurre in modo significativo l’effetto degli eventi stressogeni della quotidianità, attraverso sessioni di Rebirthing (Respiro Circolare) o sedute di Craniosacrale di “mantenimento” del benessere acquisito, facendo sì che le due parti del sistema nervoso (ortosimpatico e parasimpatico) lavorino in sinergia e in modo equilibrato, in modo che le manifestazioni psicosomatiche vengano ridotte e/o annullate per la salute di Corpo e Anima.