IL BAGNO DI GONG

La musica è una delle forme più coinvolgenti e basilari dell’ espressione umana. Ha il potere di entrare nel nostro corpo ed ispirarci, alterare i nostri stati d’ animo e persino cambiare il nostro stato mentale. Quando parte la canzone giusta, il suono ed il ritmo ci aiutano a dimenticare noi stessi, i nostri problemi ed il trambusto della vita; ma anche  richiama pensieri ed emozioni legate ad  esperienze vissute più o meno significative.

Ma ciò che si sprigiona dal gong in quanto a suono e vibrazione, non sono musiche e  melodie conosciute come quelle delle canzoni. Questo muro di frequenze, suoni, vibrazioni che scaturiscono dall’uso di strumenti ancestrali e in particolare dal gong, sono in grado di sciogliere i contenuti più profondi del nostro nonconscio, a volte attivando e a volte disgregando quelle memorie cellulari e quei contenuti psichici ed emozionali cristallizzati per i quali il nostro sistema corpo-mente impiega e spreca molta energia per mantenerli ad un livello non consapevole. Renderli accessibili alla nostra coscienza ci permette di guardarli, accoglierli ed integrarli senza doverne subire l’effetto a volte traumatico che ne scaturì nel momento in cui vivemmo quella determinata esperienza.

Il gong quindi permette una sorta di pulizia energetica, psichica ed emozionale, senza che necessariamente dobbiamo riattraversare il malessere vissuto, ma ci dà la possibilità di attingere nuovamente a tutta la nostra energia potenziale.

Considerato uno dei suoni più mutevoli e terapeutici esistenti, i gong vengono correlati alla nostra salute in quanto parte di un processo di “pulizia olistica” per il subconscio. Nello specifico, questa pratica viene chiamata bagno di gong, attività dove i partecipanti sono immersi in onde sonore, che “lavano” via la tensione e forniscono una pulizia energetica, proprio attraverso le vibrazioni del gong. Ma capiamo meglio in cosa consiste un bagno di gong e come può aiutare il nostro benessere.

 

COS’È UN BAGNO DI GONG?

Il bagno di gong è una pratica di guarigione tradizionale orientale, che utilizza le vibrazioni e le frequenze del suono emesse da un gong, ovvero uno strumento a percussione pendente di forma cilindrica originario del sud est asiatico; a livello scientifico si è ancora in fase di studio per comprovare l’effettiva efficacia terapeutica del gong; al momento si è potuto constatare scientificamente che queste vibrazioni si sono rivelate utili per ridurre l’ ansia, lo stress e rilasciare le emozioni represse oltre a una serie di tensioni psichiche e fisiche più comuni.

Il concetto alla base di questa pratica è che il suono emesso dal gong (durante i bagni di gong siano essi individuali che di gruppo) riesce ad infiltrarsi nella nostra coscienza esterna, addentrandosi sempre più, in modo da disconnetterci dal mondo superficiale e da tutti i problemi ad esso associati. A differenza delle comuni terapie, che solitamente richiedono l’ esposizione e la condivisione dei propri problemi, un bagno di gong offre esattamente l’ esperienza opposta. Non servono parole e non implica alcuno sforzo, ed anche per questo il bagno di gong risulta particolarmente utile per coloro che trovano difficoltà ad esprimersi. Durante il bagno di gong il corpo si arrende al suono, che aiuta ad eliminare qualsiasi blocco emotivo e psicologico.

 

 

PERCHE’ si dice “BAGNO DI GONG”?

Bagno di Gong perché le molteplici frequenze e suoni che sprigiona un gong e gli strumenti che andremo ad usare, hanno lo scopo di avvolgerci totalmente, permettendo che eventuali interferenze immediate di pensieri ed emozioni o di rumori esterni vengano integrati nell’esperienza e al contempo “lavati via” dalla percezione dell’esperienza stessa. Pensieri, emozioni, rumori si manifestano in noi come vibrazioni non armoniche. Se li dovessimo immaginare su un diagramma, avrebbero un andamento e dei picchi alti e bassi come a formare un’onda frastagliata. Gli strumenti armonici che useremo e quelli indefiniti invece, grazie anche alla durata e profondità del loro suono, ed essendo suonati dal vivo e non ritrasmessi da una membrana come nel caso delle casse di uno stereo, producono delle vibrazioni armonizzanti che agiscono e penetrano direttamente nel corpo; sono suoni e vibrazioni che sullo stesso diagramma si manifesterebbero come un’onda che va e che viene in modo regolare che in termini tecnici si definisce come “sinusoidale”. Durante l’esperienza di un bagno di gong, se ci permettiamo di abbandonarci a questi suoni e vibrazioni, questo ci consente di entrare in risonanza con essi e armonizzare tutti i nostri sistemi corpo mentale, emotivo, fisico e spirituale.

L’ideale è abbandonarsi perché se opponiamo resistenza può crescere il malessere del cercare di contenere un qualcosa che sta emergendo per essere integrato, trasformato e/o lasciato andare.

Durante un bagno di gong, permetterci di accogliere anche i rumori dell’esterno, che non sono diversi da un pensiero che emerge, ci aiuta a liberarci da tutte le situazioni del quotidiano in cui la nostra energia è chiamata fuori da quello che stiamo facendo e per la quale poi proviamo un senso di frustrazione. Se inoltre chiudiamo gli occhi, anche gli stimoli visivi non ci distoglieranno dall’esperienza del momento che dovrebbe essere proprio quella di abbandonarsi e farsi cullare da queste vibrazioni.

Permetterci di focalizzare il tutto solo sul canale uditivo ci aiuta a far sì che queste onde sonore armonizzanti, armonizzino i 2 emisferi pur sapendo che le vibrazioni e le frequenze sprigionate lavorano sui corpi fisico, emotivo, psichico ed eterico, indipendentemente dal fatto se ne percepiamo o meno il suono. In effetti, l’orecchio umano è in grado di percepire suoni con frequenze che vanno circa dai 20 ai 20000 Hz. Ma gli infrasuoni e gli ultrasuoni influenzano comunque tutti i livelli di cui siamo composti; gli infrasuoni ad esempio si manifestano in noi tramite particolari sensazioni che vanno dalla sete, all’ansia alla stanchezza.

Alcuni suoni e frequenze invece vanno a toccare i centri del linguaggio, della memoria a breve e lungo termine, il sistema limbico, le zone correlate ai nostri sogni, alle aspettative, ai desideri e quindi quelle legate più alla nostra parte emozionale, ma anche la parte della neocorteccia, oltre che le memorie esperenziali che hanno creato in noi la parte di mente limitante con credenze, convinzioni e distorsioni della realtà che ci hanno fatto affrontare e passare situazioni difficili e a volte traumatiche ma che ora non sono più utili al procedere nel nostro cammino di crescita.

Il Gong e lo Yoga

II significato più profondo del suono del Gong risiede nel grande potere della sua vibrazione: un potere di trasformazione, di guarigione e di elevazione spirituale. Per questo il Gong trova un uso speciale non sono nell’attività di terapeuti e counselor spirituali, ma anche nello yoga.

La vibrazione del Gong aiuta chi pratica yoga a entrare in uno stato spontaneo di meditazione profonda e ha numerosi e profondi effetti sul corpo fisico e sulle energie del corpo sottile; un Bagno di Gong quindi, con le vibrazioni che ne scaturiscono:

  • Rimuove i blocchi e libera le nadi, i canali energetici in cui scorre il prana.
  • Permette al prana di scorrere liberamente, aumenta l’energia vitale e stimola i processi di autoguarigione.
  • Gli schemi di frequenza del suono del Gong entrano in risonanza con la frequenza sonora caratteristica di ogni singolo chakra, facendoli vibrare nella risonanza per loro ottimale, riallineandoli e liberandoli da eventuali blocchi o meglio rotazioni non armoniche.

 

In particolare, il Gong agisce con grande efficacia sul sesto e sul settimo chakra, sulle ghiandole pituitaria e pineale a essi collegate, e sul sistema parasimpatico, una parte del sistema nervoso che presiede alle funzioni corporee involontarie e stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione e l’immagazzinamento di energia. Per questo il gong è uno strumento prezioso e ideale per aiutare la meditazione.

 

Una delle caratteristiche più significative del gong è la natura interattiva dei suoni che produce.

L’intero corpo vibra e muta di frequenza. Aree specifiche del corpo vengono pigiate e stimolate dalle onde del gong. Qualunque sia il rapporto tra le parti del corpo e l’intero corpo non importa, tutto viene trasformato e armonizzato dopo una sessione di un Bagno di Gong.

chakra di solito agiscono in concerto, vengono messi in relazione e vengono liberati da schemi emozionali che riducono la loro fluidità e la reattività

In particolare l’effetto terapeutico del Bagno di Gong può essere riassunto in questi punti:

  1. Il tocco sonoro del Gong può essere un tocco di guarigione, e si possono ottenere ottimi risultati per una vasta gamma di sintomi da stress, di condizioni legate al dolore cronico e all’artrite: – Alleviare il dolore al collo – Mal di testa – Difficoltà mestruali – Crampi al sistema respiratorio del torace inferiore e superiore – Riduce il dolore muscolare
  2. Permette una riduzione immediata dello stress e ansia
  3. Stimola il sistema ghiandolare ad un livello superiore di funzionamento
  4. Stimola la circolazione
  5. Ha un effetto rivitalizzante sul Sistema Immunitario e Nervoso
  6. Aiuta a rompere schemi di comportamento e di dipendenza
  7. Può accelerare lo sviluppo di sensibilità intuitive e di visualizzazione
  8. Può rigenerare i neuroni e le loro interconnessioni
  9. Pulisce l’aura
  10. Apre e allinea i chakra
  11. Cancella il sub-conscio da schemi di pensiero negativi

 

I Bagni di Gong si prefiggono quindi lo scopo di favorire lo stato meditativo aiutandoci ad accedere alle parti di noi più profonde, superando i limiti del pensiero logico. Difatti i suoni, rispetto alla parola, riuscirebbero a far vibrare più intensamente la parte emozionale. Questo ci permetterebbe di riaccedere a memorie perdute, risvegliare sogni e in generale avere una maggiore comprensione di noi stessi favorendo la sensazione di essere parte di un tutto. Non solo.

I Bagni di Gong, assicurano gli esperti, possono addirittura ripulire ferite emotive per mezzo della vibrazione sonora. E’ come se i suoni emessi massaggiassero la nostra interiorità sciogliendo eventuali energie bloccate, restituendoci un senso di profondo benessere ed energia. Essi favoriscono, a quanto pare, anche l’armonizzazione fra parte sinistra e destra del cervello.

L’organismo stesso ne risente positivamente visto che i suoni coinvolgono ogni parte del corpo, agendo sulla pelle, sulla circolazione, sul battito del cuore, sulla respirazione e via dicendo. Durante il Bagno di Gong l’aura assume una colorazione bluastra, associata a uno stato di profondo rilassamento. In un secondo tempo diventa verde, colore associato alla pulizia sottile, infine assume una colorazione tra il violetto e l’oro, cromie dell’energia divina. L’efficacia dei bagni sonori è stata persino riconosciuta da una ricerca dell’Associazione Europea Massaggio-Sonoro-Terapia del 2007, che ne ha riconosciuto il valore in relazione alla gestione dello stress, al miglioramento del rapporto con il corpo, con il riposo e la creatività.

Questo strumento, molto impiegato anche dagli sciamani a fini terapeutici, unisce in sé stesso diversi elementi: Terra per la presenza del metallo, Fuoco e Aria che colano il bronzo, Acqua che raffredda il metallo.

Da ciò dipenderebbe il suo potere di trasformazione, in grado di favorire la conoscenza del sé profondo. Il suo suono, d’altronde, è molto rilassante, ideale per indurre la meditazione e condurci in una dimensione senza tempo. Chi lo ha sperimentato assicura di aver provato sensazioni molto piacevoli, come se il corpo (e l’anima) fossero massaggiati e stimolati dal suono. Più ci si abbandona a quest’ultimo, più ci si ripulisce dalle sovrastrutture pesanti e limitanti per la nostra evoluzione. E’ il corpo a ricordare chi siamo, non la mente.

Le armoniche naturali emesse dal gong durante il Bagno di Gong posseggono un’intonazione tutta loro, estranea alle scale comunemente intese. Le loro frequenze producono onde di bassa frequenza: dalle alfa (da 7 a 14 hertz), che inducono uno stato di rilassamento ricettivo, alle theta (da 4 a 8 hertz), associate alla meditazione profonda. Fra l’altro gli 8 hertz stimolerebbero la ghiandola pineale, associata alla conoscenza divina e universale nonché alla produzione di melatonina (sostanza che favorisce il sonno), serotonina, utile per migliorare il funzionamento del sistema immunitario, somatropina, il cosiddetto ormone della vita.

C’è chi sostiene che le vibrazioni sonore emesse durante il Bagno di Gong da questi strumenti mettano in risonanza il sistema delle 72.000 Nadi, canali energetici, favorendo un libero flusso dell’energia nel corpo. Comunque sia, il suono del gong ha sicuramente un potere terapeutico profondo, particolarmente utile per i soggetti che faticano a lasciar andare la mente logica. Una forma di meditazione alternativa che vale la pena sperimentare visti i benefici che le sono attribuiti da secoli.

 

Bagno di Gong: come avviene

  1. Le sessioni di Bagno di Gong prevedono una parte iniziale di introduzione e preparazione all’esperienza in cui i partecipanti stanno distesi a occhi chiusi su materassini, magari coperti per mantenere il tepore del corpo.
  2. In questa fase di pre-rilassamento, i partecipanti seguono la voce dell’operatore che li prepara ad abbandonarsi alle vibrazioni dei suoni.
  3. Segue il Bagno di Gong vero e proprio della durata di 45-60 minuti circa.
  4. L’esperienza si concludere con una condivisione verbale dell’esperienza personale da parte dei singoli partecipanti.

Questa tecnica infatti viene solitamente eseguita in gruppo, sebbene alcuni professionisti possano proporre anche sedute individuali in base alle esigenze e alla specificità di ogni singolo caso.

Oltre ai Gong, si usano spesso altri strumenti come accompagnamento quali koshi, campane tibetane, sonagli, cimbali, conchiglie, tamburi, arpe angeliche, arpe di cristallo, dan moi, flauto dei nativi, campane tubolari…..