Tutto quello che voglio è raggiungere e toccare un altro essere umano, non solo con le mani, ma con il cuore.
(Tahereh Mafi)
La Terapia Cranio-Sacrale prende origine dall’osteopatia; è quindi una tecnica manuale delicata e non invasiva che difficilmente adotta un tocco con pressioni superiori ai 5 o 10 grammi.
Il corpo è visto come un’unità e tutte le parti che lo compongono sono legate dal tessuto connettivo; e sono proprio le restrizioni di questo tessuto, avvenute in seguito a traumi fisici o emotivi, posture scorrette o abitudini errate, che possono manifestarsi attraverso i sintomi.
Questa forma di interconnessione di tutto ciò che ci costituisce, ci permette di trattare il sintomo non solo focalizzandoci solamente su di esso ma, attraverso una visione/valutazione globale e quindi olistica, facilitiamo il processo auto-correttivo insito nel corpo stesso, nei tempi e nei modi che esso ritiene più consoni in quel momento.
Oltre alle tecniche manuali meccaniche e più facilmente comprensibili, questa tecnica fa uso di quelli che nell’ambiente Cranio-Sacrale vengono detti: “Rilascio di Cisti Energetiche” e “Rilascio Somato-Emozionale”, ovvero lo scarico di un’energia distruttiva localizzata nel tessuto (altrimenti detta “zona di entropia”).
Questa forma di trattamento si basa sul concetto che al momento del trauma, di qualunque natura esso sia, il corpo “decide”, o meglio, è in grado autonomamente di dissipare o trattenere in parte o tutta l’energia che in esso entra dall’esterno e che per ragioni a noi sconosciute viene a volte “murata” e ristretta in un’area più piccola possibile, affinchè il corpo stesso possa svolgere ugualmente le sue funzioni al meglio.
Il processo auto-correttivo ha inizio quando ogni parte del corpo si mette in moto per ricercare l’omeostasi; ecco che il facilitatore cranio-sacrale sostiene e appoggia quel processo che attraverso la mobilizzazione del connettivo tramite il tocco delicato può far emergere e rilasciare quell’energia e/o l’emotività trattenuta.